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È morto a 91 anni lo stilista e imprenditore biellese Nino Cerruti. Elegante in quella maniera meravigliosamente nonchalant di chi tutto sa e nulla ostenta, è stato fino alla fine capo dello storico lanificio di famiglia. Facendo tessuti unici, con passione incrollabile, e tra il 1967 e il 2001 facendo la moda. Giorgio Armani iniziò con lui, apprendendo molto. A lui si devono infatti intuizioni diventate parte del costume contemporaneo: il vestito decostruito, in particolare, immaginato come must per uomo e donna. Nella storica boutique di Parigi, disegnata da Vico Magistretti, gli abiti maschili, cosa inaudita, si mescolavano a quelli femminili.
Coco Chanel amava i suoi pantaloni, che trovava perfetti. Ha vestito star nella vita e nei film: Il silenzio degli innocenti, per citarne uno. Negli ultimi anni Cerruti la moda l’ha influenzata a monte, con creazioni tessili frutto di uno sguardo d’aquila, di una incessante curiosità, della spinta ad innovare che è una urgenza personale. Fino alla fine indomito ed elegantissimo.